I mutui a tasso variabile di solito offrono un tasso iniziale inferiore rispetto ai mutui a tasso fisso trentennali, per poi, come dice il termine stesso, variare dopo un certo periodo di tempo. Questo vuol dire che chi lo accende, dopo tale scadenza è possibile debba pagare di più nel caso il tasso variabile aumenti. Nonostante questa possibilità, sono sempre più numerose le persone che preferiscono il tasso variabile in questo periodo.
Mutui a tasso variabile e a tasso fisso: la fotografia attuale
La situazione attuale ha visto una stabilizzazione dei tassi d’interesse verso il basso, tuttavia i recenti aumenti hanno rappresentato un vero shock per i beneficiari di mutuo. A febbraio 2022 i tassi sui mutui si sono attestati in media a 1,49%, in aumento rispetto all’1,45% di gennaio e all’1,4% di dicembre 2021. Nonostante questo a febbraio 2022, sono aumentati del 2,3% rispetto a un anno fa i prestiti a imprese e famiglie. Tuttavia la guerra in Ucraina sta anche partecipando a stimolare timore per chi vuole accendere mutuo.
Nonostante la risalita dei tassi, dopo anni di minimo storico, la domanda di mutui prima casa sta salendo, rendendo questo 2022 più dinamico del 2021. L’unica incognita che potrebbe fermare questo fermento è rappresentata dal timore di aumento dell’inflazione, che come abbiamo già detto (Inflazione e settore immobiliare: cosa ci aspetta?), sta rendendo reale l’abbassamento del potere d’acquisto dei redditi degli italiani.
I consigli per chi sceglie il mutuo a tasso variabile
I mutuatari che stanno prendendo in considerazione il tasso variabile devono valutare la possibilità che aumenti, dopo il periodo fisso di tre, cinque o sette anni e se saranno in grado di gestirlo. Una possibilità in questo ambito che si sta rivelando efficace è il mutuo a tasso variabile con cap, che comunque varia da banca a banca, ma prevede un limite di tasso oltre al quale la rata del mutuo non può andare. I mutuatari comunque dovranno esaminare completamente tutti i potenziali limiti e rischi prima di decidere quale mutuo scegliere. Un ottimo aiuto per scegliere il mutuo giusto è farsi aiutare dal consulente finanziario di fiducia della vostra agenzia immobiliare (linkto: Consulenti finanziari per mutuo: fatti consigliare dalla tua agenzia immobiliare).
Il rischio del mutuo a tasso variabile
Ovviamente, soprattutto in caso di mutuo a tasso variabile con Cap, l’unico rischio, che comunque non è da sottovalutare, è che se per qualsiasi motivo il mercato cambi e il valore delle case scende, sarà difficile che tale tasso variabile sia conveniente. In generale però possiamo consigliare in qualsiasi caso mutuo a tasso variabile per chi acquista case costose perché in questo caso il risparmio potrebbe essere notevole per la prima fase a tasso fisso. Tuttavia per mutui sotto i 100000€, questo vantaggio potrebbe essere inferiore.
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