Settore immobiliare e sostenibilità: efficienza energetica verso il futuro

Settore immobiliare e sostenibilità: efficienza energetica verso il futuro

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La sostenibilità è un tema sempre più presente in ogni settore, anche in quello immobiliare. Esistono questioni che ricoprono una rilevanza strategica quando si parla di sostenibilità nel settore immobiliare e quindi di immobili sostenibili

  • consumo energetico
  • resilienza degli edifici a eventi idrogeologici e sismici
  • valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico sottoutilizzato o inutilizzato
  • rigenerazione urbana e qualità della vita.

La situazione immobili sostenibili: qualche cenno

Secondo le stime Ue, circa il 40% del consumo energetico proviene dagli edifici che producono il 36% delle emissioni di gas serra. Nonostante questo, sempre secondo i dati Ue, solo l’1% del patrimonio edilizio ogni anno viene rinnovato. Questo vuol dire, sempre secondo le stime UE, che ristrutturare gli edifici esistenti potrebbe aumentare il risparmio energetico, almeno del 5-6% e le emissioni di C02 di circa il 5%. In Italia la maggior parte degli immobili risale al periodo che va dagli anni ’60 ai ’70. Si tratta di edifici costruiti secondo concezioni vecchie, ma soprattutto, con materiali e tecnologie ben lontane dall’attuale sensibilità rispetto a temi come la sostenibilità e il risparmio energetico.

L’andamento delle compravendite di case sostenibili oggi

Dal 2017 ad oggi c’è stato un aumento importante di riqualificazione o nella costruzione di immobili di classe A o superiore, quindi con maggior risparmio energetico. Il problema, tuttavia è stato un difficoltoso posizionamento di tali edifici nel mercato, a causa dei costi elevati. Si è notato come nel corso degli ultimi anni siano aumentate le compravendite di immobili più efficienti, ma queste rappresentano una goccia nell’oceano di tutte le transazioni a livello nazionale.

Scegliere immobili ad alta o bassa efficienza energetica?

La questione non è semplice, ma la risposta dipende anche dagli obiettivi di chi compra. Comprare un immobile di classe A, quindi ad alta efficienza energetica in un punto meno centrale della città, oppure scegliere comunque una zona più prestigiosa e centrale a discapito di un’efficienza energetica bassa? In ottica di investimento sulla lunga distanza, probabilmente la prima scelta è quella più conveniente, il forte interesse sull’efficientamento energetico tenderà a crescere, inoltre la crisi di quest’anno ci ha dimostrato quanto sia importante non sprecare energia. In ottica di breve periodo, però, visto che si tratta di cambiamenti strutturali e quindi, abbastanza lenti, va ancora bene investire in immobili in centro a bassa efficienza, anche se la non conformità alle nuove normative sul clima, può portare a una svalutazione di questi immobili.

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